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Targa ed etichetta identificativa quadro elettrico

La targa o etichetta identificativa del quadro elettrico sono tra gli elementi più importanti del quadro. Possiamo dire di un quadro elettrico, parafrasando il titolo di un film: “Due o tre cose che so di lui”? Certamente no, perché di lui, quadro elettrico, bisogna sapere una serie ben precisa di cose. Che sono ben chiarite delle Norme e che sono da riportare nella targa identificativa. Per il quadro elettrico il diritto alla privacy non c’è. La regola dell’arte stabilisce, per garantire sicurezza ed affidabilità, che una targa identificativa presenti tutte le informazioni necessarie al fine di ottenere un corretto uso e una facile manutenzione.

Targa CE quadro elettrico: la CEI 61439

Incominciamo dalla marcatura CE sulle targhette del quadro elettrico. La quale garantisce che il quadro elettrico immesso sul mercato soddisfi tutti i requisiti essenziali di salute e sicurezza (RESS). E la marcatura deve essere apposta da chi lo ha progettato e realizzato.

Ed è il costruttore del quadro che deve redigere e conservare il fascicolo tecnico (per dieci anni) che contiene documentazione, schemi, calcoli collaudi ecc. relativi al quadro stesso. Ovviamente il tutto secondo le Norme CEI EN 6143. E la marcatura CE garantisce che il quadro è conforme alla Direttiva Bassa tensione, alla Direttiva Compatibilità Elettromagnetica e, nel caso di quadri bordo macchina, alla Direttiva Macchine.

Etichetta identificativa quadro elettrico

Non basta però avere la marcatura – obbligatoria-  CE: è necessario anche porre, in modo indelebile e visivamente chiaro, in modo da consentire una facile lettura a quadro montato, una etichetta identificativa del quadro elettrico con una serie di informazioni, alcune obbligatorie, altre facoltative.

Le informazioni obbligatorie sono le seguenti.

Innanzitutto il nome del costruttore, che è colui che è responsabile della certificazione del quadro stesso secondo EN 61439. Poi l’indicazione del tipo o il numero di identificazione, in modo da poter ottenere dal costruttore ogni eventuale formazione supplementare sul quadro. Poi è necessario trovare sulle targhette del quadro elettrico la data di costruzione e il nome della Norma CEI EN 61349 – X, dove la X sta sulla specifica norna di riferimento in base al tipo di quadro utilizzato.

Targa identificativa quadro elettrico: altre informazioni utili

Servono altre informazioni utili sulla targa identificativa del quadro elettrico?
Un buon uso del quadro dipende anche dalla conoscenza delle sue caratteristiche tecniche. Ed è per questo che la targhetta identificativa può contenere altre utili informazioni, secondo quanto indicato dalla CEI EN 61439, informazioni peraltro tuttavia rintracciabili nel fascicolo tecnico di cui si è parlato all’inizio.

Innanzitutto le tensioni. Quattro in particolare:

  • la tensione nominale Un
  • la tensione nominale di impiego dei circuiti  Ue
  • la tensione nominale di tenuta all’impulso Uimp
  • la tensione nominale di isolamento Ui

Cinque sono le correnti:

  • la corrente nominale del quadro In
  • la corrente nominale di ogni circuito Inc
  • la corrente nominale ammissibile di picco Ipk
  • la corrente nominale ammissibile di breve durata Icw
  • la corrente nominale di cortocircuito condizionata Icc

Le grandezze da riportare sulla targa identificativa di un quadro elettrico industriale

La definizione di ogni singola corrente o tensione ci porterebbe lontano, poiché sarebbe necessario entrare nel merito di argomenti molto tecnici, meglio qui indicare altre grandezze che possono essere messe nella targhetta identificativa e che comunque devono essere presenti nel fascicolo tecnico.

Troviamo ancora, tra le grandezze elettriche, la frequenza nominale, i Gradi di Protezione IP e IK, il fattore di contemporaneità.  Ma troviamo anche alcune caratteristiche proprie del quadro stesso e della sua costituzione: se va installato all’interno o all’esterno, se è fisso o movibile, se è in esecuzione fissa o con parti asportabili, da quale categoria di persone può essere utilizzato. E possiamo continuare. Potremmo trovare le dimensioni e il peso (se superiore a 30 kg), se si tratta di un armadio aperto o chiuso ecc.

Targa identificativa quadri elettrici: conclusioni

Per riprendere l’inizio, non si tratta quindi di “due o tre cose che so di lui” ma di un quadro (perdonando il gioco di parole) completo su un elemento indispensabile di un impianto elettrico. La targa identificativa dei quadri elettrici e il fascicolo tecnico non devono però essere considerati come una banale, mera e noiosa necessità burocratica. Al contrario, sono due elementi che consentono (naturalmente con tutte le verifiche richieste) di esprimere le capacità tecniche e di fidelizzare il cliente, garantendo la conformità normativa del lavoro compiuto e mostrando quindi le proprie capacità professionali. Non solo, ma, esplicitando tutte caratteristiche del quadro, si evitano inutili future discussioni che possono anche sfociare in aspetti giudiziari da evitare.


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