
4 Gennaio 2023
Articoli
I sistemi di contabilizzazione del calore e l’importanza del quadro
Il contenimento dei consumi è un’esigenza che era già evidente anni fa e che oggi è assolutamente improrogabile. È necessario infatti non solo fare la massima attenzione agli aspetti ecologici correlati al sistema, ma considerare che il calore rappresenta uno spreco di energia oggi assolutamente rilevante, se non proibitivo.
Ecco perché la termoregolazione e la contabilizzazione del calore sono indispensabili: permettono infatti, grazie alla consapevolezza di ciò che effettivamente sta succedendo in termini energetici al proprio impianto:
- una riduzione dei consumi;
- una conseguente riduzione delle spese;
- una riduzione delle emissioni di CO2.
La Norma UNI 10020:2010
Le Leggi e le Norme che si occupano dell’argomento sono molte e, visti i tempi, possiamo immaginare che ve ne saranno altre a breve.
In particolare va citata Norma UNI 10200:2018 “Impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale, estiva e produzione di acqua calda sanitaria – Criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale, estiva e produzione di acqua calda sanitaria”.
Essa che fornisce i criteri per ottenere una ripartizione della spesa corretta ed equa per la climatizzazione (invernale ed estiva) e per l’acqua calda sanitaria nei condomini che utilizzano un impianto termico centralizzato, in modo da ripartire le spese in proporzione ai consumi volontari di energia termica in ogni unità immobiliare.
Gli impianti
Gli impianti termici possono essere realizzati a distribuzione verticale (i più diffusi) o a distribuzione orizzontale. I primi sono realizzati in modo che la distribuzione del fluido avvenga dall’alto (a pioggia) o dal basso (impianti a sorgente).
Grazie all’uso di nuove pompe di circolazione si vanno diffondendo gli impianti a distribuzione orizzontale che offrono numerosi interessanti benefici.
I corpi scaldanti sono di vario tipo: radiatori, ventilconvettori, pannelli radianti, termoconvettori ecc.
Come funziona la contabilizzazione del calore
Oggi l‘elettronica applicata ai cronotermostati consente la regolazione dell’afflusso di acqua calda in ogni ambiente e permette la regolazione automatica della temperatura grazie alla presenza di testine termostatiche elettroniche e a valvole termostatiche.
Secondo Norma, il calore va suddiviso in volontario e volontario. II primo si riferisce alle dispersioni e il suo valore, che può essere misurato da dispositivi, va calcolato con metodi di analisi. Il secondo, quello volontario, si riferisce a quello offerto dai corpi scaldanti e prelevato da ogni singolo utente, in base alle sue esigenze (e alle leggi che prevedono un massimo di temperatura ambientale) e grazie ai dispositivi di termoregolazione. Opportuni sistemi di contabilizzazione provvedono a stabilire il costo individuale della “prestazione”.
I sistemi di contabilizzazione del calore
Due sono i sistemi di contabilizzazione dell’energia termica: indiretta e diretta.
Sistemi di contabilizzazione diretta
La contabilizzazione diretta dell’energia termica è applicabile a impianti termici (a distribuzione orizzontale o verticale) in cui sia presente la termoregolazione e con ogni corpo scaldante. Vanno utilizzati in questo caso vari termostati ambiente oppure, nel caso siano presenti radiatori, di valvole termostatiche, grazie alle quali si può regolare la temperatura in ogni ambiente.
Compito del progettista, dopo aver verificato le prestazioni energetiche dell’edificio, è valutare che non si superino, nel corso della giornata e delle stagioni, i valori massimi di temperatura previsti.
Sistemi di contabilizzazione indiretta
Se, per ragioni progettuali, non è possibile la contabilizzazione diretta e sono presenti i termostati, si può utilizzare la contabilizzazione indiretta. In questo caso vengono in aiuto la UNI 834, la UNI 1138 e la UNI 9019 che danno indicazioni sui ripartitori e sugli utilizzatori.
I ripartitori utilizzati in impianti termici a distribuzione verticale o orizzontale vanno installati e programmati secondo le caratteristiche e secondo la potenza termica di ogni singolo radiatore o termoconvettore (UNI EN 834).
Ripartizione delle spese
Tutto ciò permette una corretta ripartizione delle spese che tenga conto della gestione complessiva (per millesimi) e della temperatura che ogni singolo utente vuole per i suoi spazi, favorendo in questo modo abitudini che incentivano una saggia gestione dei propri consumi.
Termoregolazione e contabilizzazione del calore: i costi
Certo il sistema di termoregolazione e di contabilizzazione del calore, e la sua qualità, rappresentano un costo. Ma la persona avveduta sa che il costo di un sistema va calcolato a fine vita del sistema stesso e non per la sua installazione.
Nel linguaggio tecnico si parla ormai di TCO, Total Cost of Ownership, cioè proprio del costo a fine vita di un apparecchiatura, impianto, sistema, e gli accadimenti di questi tempi, in fatto di energia, rendono questa logica ancora più attuale, anche nel caso della termoregolazione.
Hai bisogno di una consulenza per la progettazione di un quadro elettrico industriale?
Contattaci e ricevi un preventivo senza impegno!