cosa è quadro elettrico
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Cosa sono i quadri elettrici industriali

Un quadro elettrico, si sa, è un sistema coordinato di elementi, dalla carpenteria ai componenti presenti all’interno, che consente l’esecuzione di quelle funzioni necessarie al funzionamento dell’impianto elettrico a valle di esso (come ad esempio nel caso dei quadri elettrici per avviamento e controllo dei motori industriali). Pertanto contiene apparecchiature di comando, manovra, misura, segnalazione, protezione e regolazione.

Una definizione di questo tipo si riferisce certo a tutti i quadri, sia per il settore civile che per quello industriale. A proposito di questi ultimi però va detto che presentano tipologie e caratteristiche diverse rispetto ai primi.

E la cosa è ovvia se si pensa che vanno installati per sovraintendere, in piena sicurezza ed efficienza, a processi produttivi di genere enormemente variegato, con esigenze diverse da ogni punto di vista. È la realtà industriale, del resto.

Ma allora vediamo una breve classificazione.

Tipi di quadri elettrici per automazione industriale: una classificazione

Partiamo dai Power Center, cioè i quadri principali di distribuzione installati a valle dei trasformatori MT/BT. La loro costituzione comporta la presenza di una o più unità di ingresso, di congiuntori di sbarra e di unità di uscita in numero generalmente ridotto.

Quadri elettrici di distribuzione

A valle dei quadri principali troviamo i quadri secondari (quadri elettrici di distribuzione) il cui compito è quello di distribuire l’energia elettrica su più carichi. E il termine “distribuzione” indica la presenza di un’unica unità di ingresso e di varie uscite.

I quadri di manovra motori, o Motor Control Center (MCC), hanno il compito di sovraintendere alla manovra, al comando e alla protezione, oltre che alla segnalazione.

I quadri di comando, misura e protezione contengono tutte le apparecchiature destinate a questo scopo all’interno di un impianto industriale.

Quadri elettrici a bordo macchina

I quadri a bordo macchina contengono apparecchiature di comando, protezione e misura, ma la loro collocazione è, appunto, a bordo macchina, affinché tali operazioni siano gestite da un operatore.

Tutte le tipologie precedenti sono generalmente di tipo fisso.

Va citata in questa classificazione anche la tipologia dei quadri per cantiere, generalmente mobili o trasportabili, che rappresenta a sua volta una tipologia che necessiterebbe (ma non è questo il luogo) un approfondimento che consideri dimensioni, contenuti, forme, tipologia di involucri.

Altre caratteristiche in gioco: quale quadro elettrico industriale scegliere

Per quanto riguarda i quadri ad uso industriale ci sono altre caratteristiche da tener in conto nella scelta prima dell’installazione. E tali caratteristiche derivano da una opportuna valutazione dell’impianto industriale e del suo ambiente.

Esse definiranno installazione, condizioni di esercizio, condizioni di manutenzione ecc.

Ci sono infatti ambienti industriali “difficili” per il tipo di lavorazione effettuata, che conseguentemente necessitano che il quadro, nel suo complesso, abbia un Grado di Protezione IP ben definito (protezioni da corpi solidi o da liquidi, ad esempio, come nel caso dei quadri elettrici per pompe pozzo), così come deve essere ben definito il Grado IK di protezione degli involucri.

In altri casi le condizioni di altitudine o di clima (temperatura e umidità) comportano scelte altrettanto ponderate. Inoltre bisogna considerare le dimensioni: l’area utilizzata ha un costo.

Ma nella scelta, oggi più di ieri, gioca anche un nuovo fattore: il design.
Infine, per preservare l’investimento è bene ricordare che la manutenzione gioca un ruolo fondamentale, con particolare riferimento alla pulizia dei quadri elettrici industriali.


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