checklist quadri elettrici
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Verifica dei quadri elettrici: la checklist completa

La CEI 121-5 chiarisce che l’installatore che installa quadri secondo CEI EN 61439-1 deve riportare nella DICO dell’impianto il modello, il tipo e la sigla del quadro, il nome del suo costruttore, la copia della Dichiarazione di Conformità del quadro alla norma applicata, mentre è il costruttore del quadro  che deve effettuare il collaudo (su ogni quadro).

Per la verità la situazione è complicata. Non è detto che quadrista originale e finale coincidano. Capita poi che un quadrista assembli e fornisca il quadro all’installatore, oppure un quadrista completa un quadro preassemblato fornito da altri. E, ancora, un installatore modifica un quadro fornito e targhettato precedentemente da un quadrista.

Per questo

Verifiche quadri elettrici: sovratemperatura e altri aspetti

Per ognuna di queste possibilità è necessario individuare chi fa cosa, chi deve certificare cosa e chi deve fornire al cliente finale cosa. Discorso complesso quindi. In ogni caso sul quadro devono essere state effettuate varie verifiche:

  • robustezza dei materiali e delle parti del quadro;
  • grado di protezione degli involucri;
  • distanze d’isolamento in aria e superficiali;
  • protezione contro la scossa elettrica ed integrità dei circuiti di protezione;
  • installazione degli apparecchi di manovra e dei componenti;
  • circuiti elettrici interni e collegamenti;
  • terminali per conduttori esterni;
  • caratteristiche dielettriche;
  • sovratemperatura;
  • capacità di tenuta al cortocircuito;
  • Compatibilità Elettromagnetica (EMC);
  • funzionamento meccanico.

Checklist verifica quadri elettrici: un tema complesso

Il tema delle verifiche è complesso e implica la conoscenza delle norme, oltre che a un opportuno background culturale nel settore elettrotecnico. E bisogna ricordare che tale background deve continuamente evolversi (gli esami non finiscono mai), garantendo in questo modo al cliente la fornitura di un prodotto a regola d’arte.

Per citare solo la verifica termica del quadro, bisogna saper scegliere tra i vari metodi quello più utile e corretto tra i tre proposti: la prova vera e propria, la prova “per similitudine” (verificando i quadri con i dati ottenuti per derivazione da altri quadri similari), o la verifica mediante valutazione.

E quest’ultimo metodo presenta ancora due opzioni (da scegliere in base a varie condizioni): il calcolo delle potenze dissipate per quadri a singola cella fino a 630 A e frequenza non superiore a 60 Hz, o l’uso di un algoritmo di calcolo proposto dalla CEI 17-43 per quadri con corrente non superiore a 1600 A e frequenza non superiore a 60 Hz.

La verifica al cortocircuito (verifica delle prestazioni, verifica della tenuta, non è meno complicata e non è l’ultima da eseguire. C’è ad esempio la verifica delle caratteristiche dielettriche.

Guida verifica quadri elettrici: anche l’occhio vuole la sua parte

E poi ci sono i controlli a vista (meccanici ed elettrici) che consentono di redarre la documentazione che specifichi di aver effettuato tali verifiche che consentono di dichiarare la conformità del quadro (DICO secondo la certificazione CEI EN 61439-2).

Citiamo infine le verifiche a vista relative al Grado di Protezione, alla distanza di isolamento, alla protezione contro la scossa elettrica (tutte secondo CEI EN 61439-1), la verifica della continuità dei conduttori, il controllo dei serraggi, la corrispondenza tra cavi e morsetti, il funzionamento meccanico ed elettrico.

L’esperienza, sempre da affinare, in questo caso aiuta.


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