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Cablaggi elettrici: come farli per i quadri industriali

Realizzare cablaggi per quadri elettrici industriali? Facile a dirsi, meno facile a farsi. Non c’è dubbio che è necessario essere esperti. Vale per tutte le professioni e vale anche per chi fa quadri, sia nel caso di semplici quadri domestici che nel caso di complessi cablaggi industriali a bordo macchina.
Un quadro deve essere funzionale, è ovvio, ma deve essere anche esteticamente efficace.

Non si dice qui, naturalmente, che deve essere bello in sé, ma certamente la sua realizzazione effettuata in modo chiaro consente di intervenire in ogni momento con maggior facilità e utilizzando meno tempo nella risoluzione di eventuali guasti o nella modifica, per poter tener conto di altrettanto possibili esigenze nate nel frattempo.

E tutto ciò è valido sia per il cablaggio dei quadri elettrici industriali che per i quadri elettrici in genere.

Cosa fa un quadrista

La sua azione si svolge su due piani interconnessi: quello della conoscenza delle Norme e della loro applicazione, e quello della costruzione “fisica” del quadro e del suo cablaggio elettrico. Non sempre infatti è possibile infatti utilizzare quadri elettrici precablati, che certo sono utili ma non soddisfano tutte le richieste del cliente.

Sulle Norme, molte, ci limitiamo qui a considerare la 64-8 (si badi bene, l’ultima versione), la CEI EN 604630-1, la CEI EN 61439 (con le sue cinque parti), la CEI 121-5, la CEI 17-43 e la CEI EN 60204.

Bisogna stare attenti sul significato di quadrista: quadrista originale e finale non sono stessa cosa. Il quadrista assembla e fornisce il quadro al cliente finale, oppure completa un quadro e poi lo fornisce. L’installatore può modificare in seguito il quadro che gli è stato fornito. Bisogna chiarire quindi le varie situazioni.

La prima è quella per cui quadrista originale e finale non sono lo stesso.

La seconda è quando il quadro è installato da chi lo assembla.

La terza riguarda il caso in cui il quadrista fornisce al cliente un quadro che lui stesso (quadrista) ha assemblato.

Una quarta si riferisce alla situazione per cui il quadro è completato da un quadrista ma è stato assemblato in precedenza da un collega che glielo ha fornito.

Infine vi è il caso in cui è l’installatore che modifica il quadro fornitogli da un quadrista.

Le varie situazioni comportano compiti e responsabilità diverse che è bene che siano a conoscenza dei diretti interessati.

Siglatura dei conduttori e dei morsetti: come numerare i fili di un quadro elettrico

Nel cablaggio elettrico ogni quadrista utilizza metodi consolidati che presentano anche delle caratteristiche personali.

L’importante è che la procedura utilizzata sia tale che chiunque possa metterci le mani facilmente in un secondo momento. La siglatura, ad esempio, è un linguaggio di comunicazione e deve essere tale da consentire una buona e facile comunicazione (comprensione) con qualunque tecnico che abbia necessità di intervenire. Un buon cablaggio dei quadri elettrici, anche di quelli industriali, anzi a maggior ragione, deve tener conto di questa modalità costruttiva. La fretta troppe volte porterebbe a non numerare i cavi: è una scelta da evitare.

Un ipotesi di lavoro può essere la seguente.

Vanno numerati i conduttori di fase L1, L2 e L3 con una siglatura successiva: L1-1, L1-2, L3-3 ecc., così per il conduttore di neutro (N1, N2 ecc.)

A valle del dispositivo di protezione per i conduttori di fase verso l’utenza si usano le lettere U, V, W numerate anch’esse progressivamente.

Sempre in questa condizione il conduttore di neutro può messere identificato con N1-A, N2-A ecc.

I conduttori ausiliari possono esser associati a numeri.

E come si collega la messa a terra?

Si tratta di un argomento che è integrato nella tematica della protezione contro le scosse elettriche. Al solito bisogna realizzare la protezione contro i contatti diretti e i contatti indiretti.

La prima viene realizzata con l’isolamento delle parti attive e con l’uso di barriere, involucri o ostacoli e con opportuni dispositivi. La seconda con opportuni circuiti e dispositivi di protezione.

Quali accessori per cablare un quadro elettrico?

Oggi la tecnologia e il mercato offrono interessanti sistemi per la siglatura e il cablaggio dei quadri elettrici industriali e dei quadri elettrici in genere (anche quelli precablati), dalle fascette in termoplastico, alle fascette autoadesive o con fissaggio a vite, ai terminali di cablaggio, ai morsetti, ai supporti a sella e chi più ne ha più ne metta.

Considerando però che a seconda della condizione di installazione del quadro elettrico (sia esso industriale o meno), è possibile optare per una o per l’altra soluzione, tenendo conto della necessità di leggibilità e di durata, essenziali per garantire un buon uso del quadro e una sua facile e veloce riparazione o modifica.

E non dimentichiamo che esistono anche software, di semplice uso, per la progettazione di questa parte del quadro. Chi bene incomincia è alla metà dell’opera. Un progetto iniziato con un software che aiuta a non fare errori porta ad una semplificazione della realizzazione. E tutti sono contenti, quadrista e cliente.


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